Le chiacchiere sono un dolce classico del Carnevale, forse il più classico di tutti e diffuso in tutta la penisola. Sono semplici sfoglie croccanti ricoperte di zucchero a velo, fritte in olio, ma per i salutisti esiste anche una versione al forno.
Hanno nomi diversi a seconda delle regioni e le ricette possono variare. Si chiamano chiacchiere in Lombardia, frappe e sfrappole in Emilia Romagna, cenci in Toscana, crostoli o galani in Trentino e Veneto, ma sono conosciute anche con altri nomi.
Le chiacchiere sono un dolce semplice da preparare, affinché siano croccanti, saporite e con tante “bolle” basta avere alcuni accorgimenti, l’impasto va lavorato bene, la sfoglia deve essere sottilissima e la frittura fatta con cura in olio bollente, ma non fumante.
La ricetta che vi propongo è quella di Pellegrino Artusi, uno dei più importanti gastronomi italiani, autore della Bibbia sulla cucina “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene“, scritto nel 1891.
Le chiacchiere a Napoli tradizionalmente si accompagnano al sanguinaccio al cioccolato, una deliziosa crema al cioccolato. La ricetta facile e veloce la trovate a questo link.
INGREDIENTI per 6 persone:
- 240 gr di farina “00”
- 2 uova
- 20 gr di burro a temperatura ambiente
- 20 gr di zucchero semolato
- 10 ml brandy, marsala o altro distillato
- 1 pizzico di sale
- olio di semi di arachidi per friggere
PREPARAZIONE:
Disponiamo la farina a fontana sulla spianatoia e al suo interno rompiamo le uova e aggiungiamo lo zucchero, il burro ammorbidito a temperatura ambiente, il distillato e il sale.
Se usiamo la planetaria, versiamo gli ingredienti e lavoriamo a vel. minima per 4-5′.
Iniziamo a lavorare l’impasto dall’interno fino ad ottenere una palla liscia e omogenea e poi lasciamola riposare per 10′ avvolto nella pellicola.
Riprendiamo l’impasto, stacchiamone un pezzo e iniziamo a stenderlo con l’aiuto di uno stendipasta o con il matterello. La sfoglia deve essere quanto più sottile possibile. Facciamo delle strisce da cui ricaveremo con una rotellina dentellata strisce più piccole di varie forme.
Friggiamole in olio bollente per poche decine di secondi fin quando saranno dorate.
Far scolare su carta assorbente, una volta fredde spolverizzare con zucchero a velo.
Olga
27 Aprile 2018 at 21:30 (7 anni ago)L’ultimo giovedì prima dell’inizio della Quaresima in Polognia si mangia simili dolci. Si chiamano faworki o chrust. Il tuo blog mi sembra molto interessante :).
Angela
6 Maggio 2018 at 14:56 (7 anni ago)Grazie Olga 🙂 E’ bello conoscere le usanze degli altri paesi e poi scoprire che per tante cose si è simili.
Buona domenica :-*